Lugano Città del Gusto

Si è conclusa da pochi giorni la manifestazione Lugano Città del Gusto, una manifestazione in cui ho creduto fin da subito, fin da quando ho letto sul giornale che l'edizione del 2018 si sarebbe svolta a Lugano.
Ho partecipato a corsi, degustazioni, dimostrazioni, workshop.
Ho mangiato, bevuto, gustato, assaporato e imparato.
Ma soprattutto ho nutrito di parecchia nuova linfa la mia passione per la gastronomia, ho conosciuto persone con la voglia di fare, entusiasti portabandiera dei loro prodotti, spesso piccoli produttori, a volte di prodotti di nicchia.
Ho lasciato passare qualche giorno prima di scrivere questo post, perché volevo lasciar decantare tutte le emozioni che ho provato, volevo assaporarle ancora dentro di me prima di esternarle.

Prima di tutto cos'è la settimana del gusto.
cito dal loro sito:

Promuovere il gusto e il piacere di mangiare

"La Settimana del Gusto vuole suscitare in ogni persona il desiderio di fare scoperte culinarie, di fermarsi a degustare, di interrogarsi sul nostro rapporto con l’alimentazione, e stimolare la curiosità rispetto all’origine del cibo. Vuole attirare l’attenzione sul fatto che il tempo speso per mangiare è un tempo che ci permette di ritemprarci, e un momento di piacere."


La mia immersione alla settimana del gusto, che in realtà dura un po' di più di una settimana, comincia già alcuni giorni prima.
Piano di lavoro e agenda alla mano, scorro i numerosi eventi che verranno organizzati per poter scegliere a cosa mi interessa partecipare, in pratica tutto!, compatibilmente con i miei orari di lavoro.
Comincio riservando il pass per l'intera manifestazione, mi iscrivo ai corsi che voglio frequentare e comincio a fare il conto alla rovescia.
Cerco di contagiare amici e parenti, e in alcuni casi ci riesco.


Il mio primo incontro con LCDG mentre mi avvio con largo anticipo all'apertura ufficiale della manifestazione sotto una città piovosa ha il sapore nostalgico del camion della Migros.
Per chi è più giovane di me, o non è ticinese, questo camion vorrà dire poco o nulla, ma per noi ha un grande significato.
Una volta le persone non erano tutte automunite come noi, e andare a fare la spesa per chi abitava in piccoli paesi dislocati in valli o sulle montagne non era una cosa facile.
Nel 1925 Gottlieb Duttweiler, fondatore della Migros, attrezzò 5 autocarri con prodotti di prima necessità a prezzi inferiori e cominciò a circolare per i paesini per vendere la merce.
Nel 1933 vennero portati anche in Ticino, dove rimasero in servizio fino al 2002.
Nel momento di massimo splendore, il 1983, i camion che settimanalmente rifornivano parecchie famiglie erano 11.

Si entrava dalla parte posteriore, prendendo un cestello, sui lati del camion c'erano tutti gli scaffali ricolmi di merce, dai latticini alle verdure, dai prodotti di pulizia allo scatolame.
Per quanto questi camion non erano grandissimi, non mancava nulla, o almeno cosi mi sembrava.
Si procedeva in fila indiana, riempendo il proprio cestino, si arrivava vicino al posto dell'autista, che per magia si era trasformato nella cassa, si pagava e si scendeva davanti.
Su ogni camion c'era una commessa-cassiera, e l'autista, che all'occorrenza aiutava le persone più anziane a portare a casa le borse pesanti.
Da noi arrivava il mercoledì mattina, mi ricordo che era una festa andare da mia nonna e salire sul camion a fare la spesa, sono felice che anche le mie figlie abbiano potuto vivere quest'esperienza, anche loro accompagnate da mia nonna.

Ora da una quindicina di anni questi mezzi non sono più in servizio, anche se un amico ha provato a tenere viva questa tradizione con tre camion, ma anche lui ha dovuto arrendersi al fatto che oggi quasi tutti hanno una macchina e che le valli si stavano spopolando, tendenza che sta ora subendo un percorso inverso, ovvero parecchie famiglie si trasferiscono a vivere nei paesini.

Il camion della foto, per l'occasione si è trasformato in un Food truck, nel quale uno degli ultimi giorni mi mangerò un fantastico panino "Buongustaio" così composto:
morbida ciabatta di pane ticinese con sbrisolata di castagne, buscion di capra ticinese, lardo nostrano, miele ticinese e pepe della Vallemaggia. una vera delizia!

Commenti

Post più popolari