Zuppa grigionese

Quando ero piccola, a volte mia nonna faceva questa zuppa grigionese, non l'amavo moltissimo, ma mi piaceva il fatto che mio nonno arrivava a casa nostra con un secchiellino azzurro che conteneva questa zuppa, aspettava che mia mamma la mettesse in pentola e lavasse il secchiello per portarselo a casa.
Penso che mia nonna gli diceva chiaramente di non tornare senza, una delle sue paure più grandi era che parte dei suoi piatti, ciotole, ecc rimanesse a casa nostra, cosa che peraltro succedeva sempre.

Quando mia nonna é mancata, mio zio Stefano mi ha chiesto se volevo qualcosa, mi sono presa i ricettari e quasi tutta la sua collezione di teglie, e attrezzi da cucina, compresa una schiumarola da fritto che cercavo da tempo e non trovavo.
Ma una delle prime cose che ho preso é questo secchiello azzurro, che oltre a ricordarmi la zuppa grigionese, che arrivava puntuale con i primi freddi autunnali, mi ricorda anche le estati nella nostra casa in montagna, in cui venivamo mandati dal Giorda, un nostro carissimo amico che aveva le mucche a prendere il latte appena munto.
Scrivendo questo post mi sovviene ora un pensiero: i secchiellini sono due, uno in montagna e uno a casa oppure veniva portato in montagna a maggio quando salivamo?

Comunque ancora oggi, appena arrivano i primi freddi, questa é la prima zuppa che mi viene in mente, ne faccio sempre una pentola bella abbondante che riscaldo anche la sera successiva.
Devo dire che a casa riscuote i consensi di quasi tutti, tranne della piccola di casa che si comporta esattamente come facevo io quando arrivava l'autunno e noi ci trovavamo nel piatto questa zuppa.
E ogni volta che mi siedo a tavola ora, questi profumi e questi sapori mi riportano magicamente a quel periodo, dove eravamo sempre sei o sette attorno al tavolo, a quelle cene in famiglia, dopo aver fatto i compiti e prima che mio nonno venisse come ogni sera a bere il caffè.

Durante una chiacchierata, Lucrezia, che vive a Firenze per motivi di studio, mi ha confessato che la zuppa d'orzo alla grigionese è il piatto che lei considera come comfort food e che maggiormente le ricorda casa.
In occasione della mia ultima visita e approfittando dell'arrivo dell'autunno, poi smentito da altre settimane di caldo decisamente estivo, ho deciso di cucinarla a Firenze.

Zuppa grigionese

1 cipolla piccola
1 pezzo di sedano
1 pezzo di porro
1 carota
100 g di orzo perlato
1 l di brodo di verdura
200 g di rippli (prosciutto affumicato)
burro
sale e pepe

Tagliare la cipolla, il sedano e il porro finemente e far soffriggere nel burro
tagliare la carota a quadretti e il prosciutto e aggiungerli al soffritto
Aggiungere l'orzo e farlo tostare per un paio di minuti
Bagnare con il brodo e cuocere per ca 1 ora, a fuoco basso, facendo attenzione che non si attacchi.
Assaggiare ed eventualmente salare, aggiungere una macinata di pepe fresco e servire.

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