Budino al semolino


Fra le mie etichette c'é comfort food, forse la prima volta che l'ho sentita é dal titolo del libro di  Jamie Olivier, ma non ne conoscevo a fondo il significato.
Poi in seguito, ho capito meglio cosa voleva dire, ma solo sabato sera ne ho colto appieno cosa rappresenta per me.
Classo sotto questa etichetta tutto quello che mi fa stare bene, quello che mi fa tornare alla mia infanzia, che mi fa sentire coccolata.

Sabato é stata una giornata strana, partita molto bene, con una gara perfetta andata benissimo, chiacchiere con amici e sorrisi smaglianti, fatti di fiducia in se stessi ritrovata.
Sono tornata al lavoro sentendomi bene, ma a metà pomeriggio ho ricevuto una chiamata di quelle che non vorremmo ricevere mai.
Una corsa in ospedale, una lunga attesa cercando di tenere duro, poi le cose che si risolvono meglio di come si erano prospettate, anche se é stato necessario un ricovero.
Tanti amici vicino, una in particolare, che ringrazio di tutto cuore, sapere di non essere soli in questi momenti, avere un sostegno é importantissimo.

Quando sono finalmente rientrata a casa la sera, erano le 22.00 passate, non avevo ne pranzato ne cenato e mia mamma mi ha fatto trovare pronti degli Hornli (una specie di maccheroncini) al burro e tonno e il budino di semolino che mi faceva sempre quando eravamo piccoli.
Un piccolo gesto che mi ha toccato il cuore.

Ingredienti
200 g di semolino
100 g di zucchero
50 g di uva passa
la buccia di un limone
1/2 l di latte
un pizzico di sale

Grattugiare la buccia del limone, oppure tagliarla a strisce, avendo cura di prendere solo la parte gialla.
Questo procedimento dipende se vi piace sentire i pezzettini di buccia o se preferite toglierla alla fine.

Portare a ebollizione il latte, aggiungere lo zucchero, la buccia del limone, il pizzico di sale.
Mettere a pioggia il semolino continuando a rimestare continuamente fino ad ottenere una consistenza densa.
Togliere dal fuoco, aggiungere l'uva passa e mettere il tutto in una ciotola.
Lasciar raffreddare in frigorifero per almeno due ore.

In alcune ricette l'uva passa viene messa in ammollo in liquore per ammorbidirla, di solito non lo faccio, ma per un mio gusto personale.
Noi lo mangiamo cosparso di zucchero di canna grezzo oppure con un filo di sciroppo.

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