Ciambelle ticinesi

Quando ero piccola, una mia zia aveva un ristorante, mi piaceva sempre passare a trovarla, forse sentivo il richiamo della gastronomia, o forse erano le ciambelle all'anice, che in quasi tutti i bar venivano tenute all'interno di un grosso vaso di vetro sul bancone.

Queste ciambelle erano molto secche e contenevano semi di finocchio e di anice, spezie che ancora oggi adoro, c'era chi le intingeva nel vino rosso e chi le metteva nel tè.
Da diverso tempo non ne vedo più, non so se non vengono più vendute nei bar o se sono io che non le noto.

Mio nonno ne era golosissimo e una sua cugina gliene preparava sempre un pacchettino per Natale, fino a quando lui non é venuto a mancare.
Ho sempre una certa titubanza a chiedere la ricetta, soprattutto se questa é il cavallo di battaglia di qualcuno, per questo motivo ho provato diverse ricette, fino a trovare quella che più richiamava alla mia memoria il sapore delle ciambelle del bar.

Ho la brutta abitudine di associare le ricette alle persone, e quando vengono a mancare non riesco più a farle, ho deciso ora di invertire questa cosa, e di dedicare la ricetta in questione alla persona alla quale l'ho collegata.
Dedico questa ricetta a mio nonno Walter e a Elvezia.

Ingredienti
3 uova
1 bustina di zucchero vanigliato
150 g di zucchero
150 g di burro fuso
1 cucchiaio di miele di castagno
500 g di farina
1 bustina di lievito
4 cucchiai di semi di anice e di finocchi

Sbattere le uova con lo zucchero vanigliato, il miele e lo zucchero
Aggiungere la farina, il lievito e i semi di anice e di finocchio
Amalgamare bene, formare una palla, avvolgerla in nella pellicola alimentare e lasciarla riposare al fresco per almeno un'ora.
Formare dei tronchetti del diametro di 1 cm di spessore e di 10-12 cm di lunghezza, avvolgerle a ciambella.
Disporre ben distanziate su una teglia ricoperta da carta da forno.
Cuocerle in forno a 180° per circa 20 minuti.